Che cos’è il melanoma cutaneo?
Il melanoma è un tumore che origina dai melanociti, le cellule che producono la melanina, contenuti negli strati più profondi dell’epidermide.
Il melanoma è il tumore cutaneo più grave, sebbene non il più frequente, e la sua incidenza è in crescita in tutto il mondo (160.000 casi/anno).
I dati epidemiologici più recenti ci informano che è un tumore in aumento soprattutto nel Nord Italia (Veneto in testa) e che Torino è la città italiana con la maggior incidenza di melanoma: 19 casi all’anno/100.000 abitanti rispetto alla media nazionale di 12 casi.
Sebbene sia aumentato il numero dei melanomi (incidenza) il numero di persone decedute per melanoma (mortalità) è rimasto stabile perché nella maggior parte dei casi la diagnosi e’ stata posta in fase iniziale e quindi con una buona prognosi. Un’elevata incidenza di melanomi non dipende solo da una maggiore esposizione ai raggi ultravioletti ma anche da un’attenzione diagnostica che è cresciuta nel tempo
Chi è a rischio?
- chi ha la pelle chiara che si scotta facilmente
- chi ha molti nevi (> 50),
- chi ha una storia di scottature solari
- chi ha familiarità per melanoma
Le persone che presentano almeno una delle caratteristiche elencate sono i “sorvegliati speciali” che vanno visitati annualmente a partire dall’adolescenza perché potrebbero sviluppare un melanoma a qualsiasi età. Chiunque potrebbe però sviluppare un melanoma anche se la probabilità è inferiore e dovrebbe eseguire almeno una volta nella vita una visita dermatologica soprattutto tra i 30 e i 60 anni.
L’unico fattore di rischio ambientale è l’esposizione ai raggio ultravioletti naturali (sole) e artificiali (lettini solari). L’insorgenza di melanoma si associa soprattutto alle scottature e ad un’esposizione intensa ed intermittente della pelle, non ancora abituata al sole, a seguito di vacanze brevi in posti molto soleggiati tanto da essere stato definito “il tumore dei manager”.
I giovani sono a maggior rischio?
No, l’età di maggior rischio è tra i 30 e i 60 anni e la prognosi dipende dalle caratteristiche del tumore (spessore, ulcerazione, n° mitosi). Pertanto se una persona rientra nei “sorvegliati speciali” deve farsi controllare già dall’adolescenza.
Quando bisogna asportare un melanoma?
Ogni qualvolta lo specialista individui un sospetto melanoma o un nevo atipico che ha un’alta probabilità di divenire un melanoma
Chi dovrebbe occuparsi dell’asportazione nei?
Chiunque lo sappia fare in modo corretto. Sono molti gli specialisti che asportano i nei e richiedono un esame istologico ma solo il dermatologo è in grado di decidere quali sono i nei da asportare perché pericolosi e quelli da lasciare. Pertanto è preferibile affidarsi ad uno specialista in grado sia di “leggere la pelle” sia di intervenire chirurgicamente.
Come riconoscere un melanoma? Sintomi
Il melanoma appare come una macchia scura o più raramente come un nodulo non associato ad alcun sintomo. Il melanoma compare più frequentemente nelle zone esposte al sole soprattutto se si sono scottate in passato (dorso e gambe) ma può comparire ovunque.
Nella fase iniziale, che può durare alcuni mesi-anni, il melanoma è localizzato alla pelle (melanoma sottile) mentre successivamente può sviluppare metastasi alle ghiandole linfonodali ed agli organi interni. Il riconoscimento e l’asportazione del melanoma iniziale si associano ad una buona prognosi mentre l’intervento in una fase successiva non sempre riesce ad arrestare la progressione del tumore.
Come diagnosticare un melanoma? Diagnosi
La diagnosi precoce può essere fatta solo dal dermatologo con l’ispezione ad occhio nudo o con la dermatoscopia ma deve sempre essere confermata dall’asportazione chirurgica seguita da esame istologico.
Per questo motivo si raccomanda l’importanza delle visite preventive che permettono di individuare ed operare il melanoma in tempi utili.
Come si cura il melanoma? Terapia
L’obiettivo del dermatologo è il riconoscimento del melanoma prima che diventi pericoloso (melanoma sottile) e l’asportazione chirurgica dello stesso osservando i margini raccomandati..
per alcuni melanomi esiste il rischio di sviluppare metastasi e verranno richiesti la biopsia del linfonodo sentinella e gli esami strumentali del caso.
Solo in caso di metastasi verranno consigliati trattamenti specifici somministrati da un dermatologo oncologo.
Come si previene il melanoma? Prevenzione
La prevenzione è rivolta a chi non ha mai avuto melanomi e si basa su alcuni principi:
- identificazione del rischio individuale per melanoma
- protezione solare fin dall’infanzia su tutto il corpo per evitare scottature
- controlli periodici programmati dal dermatologo
- valutazione di eventuali nevi atipici con dermatoscopia e/o biopsia escissionale con esame istologico
Chi ha già avuto un melanoma, anche se sottile, è a maggior rischio (10%) rispetto alla popolazione generale di svilupparne un altro e deve continuare a seguire i principi della prevenzione.
Pertanto è preferibile affidarsi ad uno specialista che sia in grado sia di individuare l’eventuale melanoma in fase iniziale sia di asportarlo chirurgicamente in modo corretto.