Dermochirurgia o chirurgia dermatologica: di cosa si occupa
La dermochirurgia è la sorella più giovane della dermatologia e si è sviluppata enormemente negli ultimi decenni.
Il dermochirurgo è un dermatologo con una preparazione specifica nella patologia chirurgica maligna (melanomi, carcinomi spinocellulari, epiteliomi basocellulari, cheratosi attiniche) e benigna (nei, cisti, lipomi, verruche) e che esegue personalmente interventi chirurgici sulle lesioni dermatologiche in ogni parte del corpo.
La dermochirurgia si associa spesso al lavoro del dermatologo estetico: la chirurgia dermatologica, infatti, si occupa anche di estetica ma di fatto valuta sempre il paziente nella sua globalità ricordando che chi presenta segni di foto invecchiamento cutaneo (fotoaging) è anche a maggior rischio di tumori cutanei.
La dermochirurgia si sta sviluppando sempre più in direzione non invasiva privilegiando trattamenti alternativi al bisturi, efficaci e sicuri (crioterapia, LASER CO2, terapia fotodinamica) con riduzione al minimo degli esiti inestetici e dei tempi di guarigione.
Il dermochirurgo
Il dermochirurgo è l’unico specialista con una preparazione scientifica che gli permette di guidare il paziente nella diagnosi e nella scelta del trattamento, chirurgico e non, più adatto alle sue esigenze e con un’attenzione speciale per il risultato estetico.
Il dott. Delmonte si occupa ormai da molti anni di chirurgia dermatologica che ha esercitato nel Servizio di Dermatologia presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino (ex Molinette).
Il dottor Sergio Delmonte effettua interventi chirurgici in anestesia locale in locali attrezzati per la chirurgia ambulatoriale.
In caso di interventi in anestesia generale, invece, gli interventi vengono svolti in sala operatoria nelle più conosciute cliniche private di Torino.
“Il paziente tenda a ricordare due cose dell’intervento chirurgico: il dolore dell’anestesia e la cicatrice. Per questo mi piace essere ricordato per la cravatta”
Dermochirurgia: quando è indicato un dermatologo specializzato in chirurgia dermatologica
La cute è un organo più esteso del nostro corpo (supera i 2 m²), facile da raggiungere, ricco di patologie frequenti, non gravi e spesso di confine con altre specialità (urologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, etc ).
La cute è pertanto facile preda di “ incursioni “ da parte di medici non dermatologi che operano senza accorgersi delle insidie pericolose associate a patologie solo apparentemente semplici.
L’insidia principale è nel non riconoscere e asportare, magari senza sottoporla ad esame istologico, una lesione tumorale pericolosa come il melanoma cutaneo o un epitelioma.
Solo il dermatologo, in quanto specialista d’organo, è in grado di fare la diagnosi corretta e di provvedere all’asportazione chirurgica corretta seguita dall’esame istologico.
La chirurgia dermatologia: quando è utile un intervento
La chirurgia dermatologica si occupa dell’asportazione di lesioni cutanee o di correzione di condizioni patologiche (ad es revisione di cicatrice).
In particolare la dermochirurgia interviene nei seguenti casi:
- biopsia cutanea senza limitazione di sede
- asportazione di nei
- tumori cutanei epiteliali (BCC, SCC, cheratoacantoma)
- melanoma
- radicalizzazione chirurgica di tumori cutanei
- lipomi
- cisti
- cheratosi seborroiche
- chirurgia dell’unghia
- fistola sacro-coccigea
- frenuloplastica
- circoncisione
- cheloidi e cicatrici ipertrofiche
- revisione di cicatrice
- plastica del lobulo auricolare
- xantelasmi palpebrali
L’intervento di chirurgia dermatologica
Cosa fare prima di un intervento di dermochirurgia
Prima di un intervento di dermochirurgia si è pregati di segnalare eventuali allergie a farmaci antibiotici, anestetici locali e disinfettanti, eventuali stati ansiosi con tendenza allo svenimento, precedenti cicatrici inestetiche o cheloidee, eventuali malattie (cardiopatie, disturbi della coagulazione, asma allergico, epilessia ).
È inoltre importante evitare l’assunzione di aspirina o sospendere le terapie con farmaci antiaggreganti/ anticoagulanti sette giorni prima dell’intervento e non presentarsi a digiuno ma fare un pasto leggero.
Come avviene un intervento di dermochirurgia
La chirurgia dermatologica consiste nell’asportazione di una porzione di tessuto patologico contenente una lesione cutanea e nella successiva chiusura delle breccia chirurgica con punti di sutura diretta o tramite ricostruzione plastica (lembi, innesti).
L’intervento viene praticato quasi sempre in anestesia locale o tronculare in regime ambulatoriale.
L’anestesia per infiltrazione locale si ottiene tramite iniezione con un ago molto sottile di anestetici in un’unica sede o in più sedi a seconda della lesione e dell’area da trattare.
L’anestesia tronculare si ottiene iniettando l’anestetico nel derma profondo attorno al nervo prima che questo si divida nei rami terminali.
Questa tecnica riduce il dolore dell’iniezione, ne prolunga l’effetto e risulta indicata per alcune sedi (unghie, pene, cavo orale e volto). I
l dolore dell’anestesia è molto soggettivo e può essere minimizzato utilizzando una serie di accorgimenti personalizzati secondo il tipo di paziente e la sede corporea. In casi particolari si può associare una sedazione endovenosa oppure ricorrere all’anestesia generale o spinale praticata dall’anestesista.
L’incisione può essere a losanga, a cuneo (labbra, padiglione auricolare, palpebra) o circolare. In quest’ultimo caso la breccia chirurgica viene chiusa con cute proveniente da un area più mobile accanto alla ferita per scorrimento, rotazione o trasposizione (lembi cutanei) o da un’altra zona corporea detta donatrice (regione periauricolare, regione claveare, arti prossimali) in caso di innesti cutanei liberi.
Sutura e cicatrici in un intervento di dermochirurgia
La sutura può essere praticata con punti esterni staccati non riassorbibili o con punti intradermici riassorbibili quando si voglia avere un miglior risultato estetico.
Per ridurre al minimo la cicatrice si possono utilizzare punti sottili da rimuovere prima possibile o punti adesivi (steri-strips)
La cicatrice è inevitabile: non c’è chirurgia senza cicatrice.
Però si possono avere cicatrici più o meno visibili e la qualità della cicatrice dipende da più fattori: l’abilità chirurgica, la cura della ferita, l’età, la sede corporea, il tempo di permanenza dei punti di sutura e la capacità individuale di cicatrizzare. Quest’ultimo fattore è genetico e difficile da prevedere.
Una brutta cicatrice è comunque sempre correggibile con un secondo intervento di revisione.
Quanto dura un intervento di chirurgia dermatologia?
Un intervento chirurgico per lesioni cutanee è generalmente breve e può durare da 15 a 60 minuti.
Complicanze di un intervento di dermochirurgia
Le complicanze sono poco frequenti e raramente sono gravi.
L’insorgenza di complicanze dipende dall’entità dell’intervento, dalla sede corporea, dall’età e dalle condizioni generali nonché dalla cura della ferita.
Le possibili complicanze possono essere:
- Infezione: è rara ma possibile.
Si manifesta con la febbre alta > 38.5°C e l’infiammazione della ferita che diviene dolorosa, gonfia e ricoperta da secrezione siero-purulenta. È bene segnalarla al medico che potrà prescrivere una terapia antibiotica. - Dolore: è normale subito dopo l’intervento e ben controllabile con il riposo, impacchi di amuchina diluita o l’assunzione degli antidolorifici prescritti dal medico. Se persiste un dolore intenso dopo 3 giorni dall’intervento è bene avvisare il medico. Evitare aspirina e derivati perché favoriscono il sanguinamento.
- Sanguinamento: è possibile nei primi 3 giorni dopo l’intervento ed è generalmente modesto.
È bene segnalare al medico se il sanguinamento non si arresta dopo aver tamponato con una garza e se si associa a dolore e gonfiore ingravescente della ferita. - Macchie e cicatrici: per ridurre il rischio di cicatrici inestetiche limitare qualsiasi attività fisica o posizione che provochi trazione della ferita per almeno 3 mesi. Per evitare la comparsa di macchie sulla cicatrice evitare l’esposizione solare diretta finché la cicatrice è rosea- rossa ed applicare lo schermo solare a protezione totale, rinnovandolo ogni 2 ore.
Controindicazioni ad un intervento di chirurgia dermatologica
Vi sono alcune condizioni del paziente che possono costituire controindicazioni che il dermochirurgo dovrà esaminare attentamente.
- Condizioni generale scadenti
- Turbe coagulative
- Terapie antiaggreganti / anticoagulanti
- Tendenza a cicatrici ipetrofiche e/o cheloidee
In questi casi si cercherà di sostituire l’intervento chirurgico con altri trattamenti: DTC, Laser CO2, radioterapia, terapia fotodinamica (PDT), immunomodulatori topici.