Diatermocoagulazione (DTC) è il trattamento dermatologico più antico e diffuso che utilizza l’elettrobisturi e il calore per distrugge il tessuto patologico (ablazione) e coagulare i vasi (coagulazione)
Che cos’è la DTC in dermatologia?
La DTC ossia la diatermocoagulazione è un trattamento dermatologico basato sull’uso della corrente alternata che sfruttando il calore distrugge il tessuto patologico (ablazione) e permette di coagulare i vasi (coagulazione) durante gli interventi chirurgici.
La DTC è il trattamento dermatologico più antico e più diffuso ed è detto anche “bruciatura”. Prima della scoperta del laser CO2 la DTC era anche l’unico trattamento dermatologico in grado di agire in profondità.
Prima, durante e dopo il trattamento di diatermocoagulazione
La diatermocoagulazione viene eseguita sempre dopo anestesia locale per infiltrazione che si associa ad un dolore modesto ma breve. Alla fine del trattamento restano ferite superficiali che si rimarginano dopo alcuni giorni/settimane e che vanno medicate con creme antisettiche/cicatrizzanti.
Nei giorni successivi le ferite vanno tenute il più possibile asciutte e le croste vanno ammorbidite con creme per ridurre il rischio di infezioni ed esiti anestetici.
Quando è indicata la DTC
Nel mio lavoro di dermatologo a Torino utilizzo la diatermocoagulazione per il trattamento di lesioni spesse:
- cheratosi seborroiche molto grandi
- cheratosi attiniche ipertrofiche
- condilomi ano-genitali grandi
- verruche virali
- angiomi rubini
- granulomi piogenici
Quanto dura un trattamento DTC?
Il trattamento è rapido (5-20 minuti), mentre le ferite guariscono dopo un tempo variabile da 7 a 20 giorni in base alle dimensioni ed alla sede corporea.
La ferita può bruciare nei primi giorni soprattutto se esposta all’acqua. Dopo alcuni giorni si forma una crosta superficiale che si stacca da sola entro 1-3 settimane.
Possibili complicanze della diatermocoagulazione
Sanguinamento: è possibile che la ferita sanguini entro i primi 2 giorni dall’intervento soprattutto se traumatizzata (ad esempio nei piedi)
Infezione: è rara ma può insorgere in pazienti immunocompromessi, se la ferita viene bagnata, sollecitata e se non si utilizzano gli antisettici topici.
Dolore: è raro ma può insorgere in alcune sedi particolarmente sensibili (regione ano-genitale, cavo orale, pianta dei piedi)
Macchie cutanee: sono rare ma possibili su pelle scura, in alcune parti del corpo e in caso di trattamento troppo aggressivo.
Cicatrice: è rara ma possibile in alcune zone del corpo, in pazienti predisposti ai cheloidi, in caso di trattamento troppo aggressivo. Se la cicatrice prude, appare dura, rossa e tende a crescere va segnalato al dermatologo che interverrà in tempi utili.
Controindicazioni della diatermocoagulazione
Pazienti con disturbi della coagulazione, pazienti in terapia con anticoagulanti, pazienti con storia di cheloidi dovrebbero evitare la DTC possibilmente sul viso.