Clamidia cos’è
La Clamidia è una delle infezioni sessualmente trasmissibili causata dal batterio Chlamydia trachomatis. Questo batterio è responsabile di una delle infezioni sessualmente trasmesse più diffuse nel mondo.
Clamidia trasmissione
Trasmissione clamidia: l’infezione può essere trasmessa attraverso rapporti vaginali o anali non protetti dal preservativo dal contatto col liquido seminale o con le secrezioni vaginali o anali.
Clamidia come si prende
Chi è a rischio?
La prevalenza dell’infezione nella popolazione generale varia dal 3% al 6% ed è più elevata nelle donne giovani con meno di 25 anni, ma tutte le persone che hanno rapporti sessuali non protetti possono essere infettate.
Clamidia immagini
Clamidia sintomi
Come si presenta questa infezione sessualmente trasmessa.
I sintomi della clamidia sono spesso assenti, soprattutto nelle donne.
Sintomi clamidia
Chlamydia trachomatis può provocare infezioni “silenziose” perché circa i tre quarti delle donne (si veda il paragrafo Clamidia sintomi donne) e un terzo degli uomini (si veda il paragrafo Clamidia sintomi uomo) infettati non hanno nessun sintomo.
Clamidia sintomi donne
Nella donna i sintomi sono rappresentati da perdite vaginali e disturbi urinari.
Clamidia sintomi femminili
Nella donna l’infezione può risalire dal collo dell’utero alle tube di Falloppio: in questo caso possono comparire dolori al basso ventre e perdite di sangue dopo i rapporti.
Clamidia sintomi uomo
Nell’uomo la clamidia può presentarsi con perdite di liquido dal pene e bruciore urinario.
Clamidia uomo
Nell’uomo le complicanze sono meno frequenti: a volte l’infezione può raggiungere l’epididimo causando gonfiore ed intenso dolore ad un testicolo, più raramente può provocare una prostatite.
Clamidia incubazione
Quando i sintomi sono presenti, appaiono dopo 2-3 settimane dal contagio.
Le infezioni non curate durano mesi durante i quali si è contagiosi per i partners sessuali e si è esposti al rischio di complicanze anche gravi, soprattutto nelle donne.
Le infezioni non trattate, soprattutto se ripetute, possono causare la cosiddetta Malattia Infiammatoria Pelvica (MIP) che può interessare fino al 30% delle donne non curate*.
La MIP, a sua volta, può portare ad un danno delle tube con conseguenti dolori cronici al basso ventre, gravidanze extrauterine e infertilità (5%)*.
*Land JA et al. Epidemiology of CT infection in women and the cost-effectiveness of screening. Hum Reprod Update, 2010;16:189-204
Test clamidia
Come si riconosce l’infezione da Chlamydia Trachomatis
La diagnosi di questa infezione è semplice e non dolorosa e consiste in un test che prevede il prelievo di un campione dalle secrezioni genitali o dalle urine.
Il tampone uretrale, in assenza di secrezione, non si esegue più perché doloroso e poco sensibile. Poiché l’ infezione da Chlamydia si trasmette da un rapporto non protetto si consiglia di eseguire anche gli esami per le altre malattie sessualmente trasmesse, incluso il test HIV.
Clamidia cura
Quali terapie sono indicate in caso di infezione
Antibiotico clamidia
L’infezione da Chlamydia si cura facilmente con la terapia antibiotica ma è frequente la reinfezione.
Le linee guida internazionali consigliano di trattare i partner recenti comunque, indipendentemente dal risultato degli esami. I partners sessuali degli ultimi 2 mesi dovrebbero essere visitati, sottoposti agli esami e trattati.
Per evitare una re-infezione è necessario astenersi dai rapporti sessuali sino alla fine del trattamento di entrambi i partner in caso di coppia stabile.
Non va dimenticato che ogni re-infezione aumenta il rischio di complicanze e di infertilità.
Clamidia prevenzione
Per ridurre il rischio di infettare altre persone o di infettarsi è importante:
- Utilizzare correttamente il preservativo
- Limitare e selezionare il numero di partners (vedi prevenzione IST)
- Evitare i rapporti sessuali quando si hanno perdite dai genitali o bruciore ad urinare o se questi sintomi sono presenti nel partner
- Eseguire il test prima possibile prima di assumere antibiotici
- Avvisare il/i partner/s se il test per Chlamydia risulta positivo
Cosa fare dopo la diagnosi di Chlamydia Trachomatis
- Eseguire la terapia antibiotica prescritta
- Astenersi dai rapporti sessuali sino alla fine della terapia e finché il partner non sia stato trattato
- Consigliare al partner di effettuare una visita e gli esami
- Nelle donne ripetere il test per Chlamydia una volta all’anno fino ai 25 anni